Viburnum



Viburnum


Famiglia: Caprifoliaceae
Origine: Eu, America e Asia

Viburnum L.1753 è un genere di piante appartenente alla famiglia Caprifoliaceae (Adoxaceae secondo la classificazione APG), originario dell'EuropaAmerica e Asia.

Sono alberi alti fino a 10 m ed arbusti che possono raggiungere i 5 m di altezza, a fogliame caduco o persistente, hanno il fogliame molto decorativo e una caratteristica e abbondante fioritura, con fiori solitamente di colore bianco, profumati e riuniti in corimbi o cime ombrelliformi, cui segue in autunno una vistosa fruttificazione.

Proprietà medicinal

  • V. lantana
    • Il decotto di foglie raccolte in maggio, vanta proprietà astringenti e antidiarroiche; per uso esterno viene utilizzato per lavaggi, sciacqui astringenti, lozione contro l'alopecia
    • Il succo dei frutti raccolti in agosto-settembre ha proprietà antidiarroiche; mentre per uso esterno il decotto viene utilizzato per clisteri astringenti


  • V. opulus 


      • La polvere e l'infuso di corteccia raccolta e seccata in autunno, vanta proprietà calmanti del sistema nervoso, contro le contrazioni uterine, e purgative
      • L'infuso di fiori freschi ha un'azione purgativa
      • L'infuso di fiori secchi ha un'azione sudorifera


    • V. prunifolium
      • L'estratto fluido o la tintura di corteccia ha proprietà sedative, anispastiche, antiabortive, curative nella dismenorrea, nelle coliche e nella diarrea

    Coltivazione

    Richiede posizione soleggiata o a mezzo-sole, terreno acido fresco
    Si moltiplica con la semina, per mezzo di talea, per margotta e in alcune specie e varietà esotiche per innesto

    Arte e poesia

    • La famosa canzone russa "Kalinka" è dedicata al fiore del viburno
    «O viburno rosso di casa mia, dove in giardino fioriscono i lamponi. Bacche di bosco, lasciatemi dormire...»
    (Kalinka)
    • Nell'incipit della poesia di Giovanni Pascoli, "Il gelsomino notturno" si presenta l'immagine di farfalle che volano tra i viburni
    «E s'aprono i fiori notturni,nell'ora che penso a' miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari...»
    (Il gelsomino notturno, Giovanni Pascoli)

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