Avocado

o Persea americana

chiamalo testicolo



Famiglia: Lauraceae
Origine: dalle montagne centrali ed occidentali del Messico, attraverso il Guatemala fino alle coste dell'Oceano Pacifico nell'America centrale.

dallo spagnolo aguacate dall'azteco āhuacatl, parola che indica il frutto (la pianta invece si chiama āhuacacuahuitl) e che significa testicolo, per analogia alla forma di quest'organo.

L'albero è di taglia media e misura circa 10 metri d'altezza, anche se può raggiungere i 15-20 m.

L'avocado si adatta a climi tropicali o sub-tropicali e soffre temperature inferiori ai 4 °C.

I maggiori paesi produttori sono, nell'ordine:
Messico, Dominicana, Colombia, Perù, Indonesia, Kenya, Stati Uniti, Cile e Brasile.
In Italia da poco è coltivato in Sicilia ed in Sardegna.
È indicato come protettivo dai raggi solari e si distingue per le sue proprietà nutritive. Tale frutto è infatti ricco di beta-carotene e glutatione, contiene potassio in quantità maggiori delle banane ed è altamente calorico (un frutto intero può equivalere a un filetto di bue). L'olio di avocado è indicato per rigenerare la pelle.
In alcuni individui può causare forme di allergia.

Tossicità sugli animali

Le foglie, la corteccia, i frutti e i semi dell'avocado sono documentati per essere dannosi su vari animali: gatti, cani, bovini, capre, conigli, ratti, cavie, uccelli, pesci e cavalli possono subire gravi danni (o addirittura morire) se li consumano. La totalità della pianta di avocado contiene infatti un derivato acido grasso tossico, chiamato persina, la quale è in genere innocua per gli umani. In quantità sufficiente, però, può causare dolorose coliche e mastiti nei cavalli, bovini e caprini; se non vengono curati tempestivamente, questi disturbi possono portare anche alla morte dell'animale. Nei cani e gatti, invece, i sintomi di avvelenamento includono irritazione gastrointestinale, vomito e diarrea. Gli uccelli sembrano essere particolarmente sensibili a questo composto tossico: esso infatti provoca loro difficoltà respiratoria, congestione, apatia, perdita del piumaggio, accumulo di liquido intorno al tessuto cardiaco, che può portare ad asfissia, coma e morte.

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