Melograno

Punica Granatum

Fiori di Melograno


Famiglia: Punicaceae
Origine: dall'Iran alla zona himalayana dell'India settentrionale, e presente sin dall'antichità nel Caucaso

Il nome di Genere Punica deriva dal nome romano della regione geografica costiera della Tunisia, e della omonima popolazione, altrimenti chiamata cartaginese (popolazione di estrazione fenicia che colonizzò quel territorio nel VI a.C.); le piante furono così nominate perché a Roma i melograni giunsero da quella regione.
Il nome "melograno" deriva dal latino malum ("mela") e granatum ("con semi”). La stessa origine è riconosciuta anche in altre lingue come in inglese “Pomegranate”, ed in tedesco “Granatapfel” (mela coi semi). In antico inglese era noto con il nome di "apple of Grenada" (mela di Granada).
La città spagnola di Granada ha infatti nello stemma un frutto di melograno, in spagnolo (granada) ed in antico francese (la grenade) significavano appunto melograno, la denominazione della città spagnola deriva dalla introduzione del frutto operata dalla dominazione moresca nella penisola iberica
La cultivar tipica dell'italia è la dente di cavallo, è quella più adatta al clima della penisola e un po' più resistente al freddo di altre cultivar; i chicchi sono un rosso vivo e sono dolci e poco aciduli rispetto ad altre. Le varietà sono numerosissime, data anche la notevole variabilità della specie. si differenziano per dimensione, colore, epoca di maturazione, oltre che per il frutto più o meno acidulo o dolce.
Esiste una varietà nana del Melograno (P. granatum nana), caratterizzata da dimensioni molto più contenute in ogni parte della pianta (altezza, dimensioni delle foglie, dei fiori, dei frutti); i frutti inoltre non sono commestibili, privi di dolcezza sono acidi ed astringenti;
molte varietà sono autosterili, quindi per avere la fruttificazione occorre impiantare, o avere presenti, almeno due varietà diverse per l'impollinazione.
Per quanto riguarda le concimazioni, si tratta di una pianta che non presenta delle esigenze specifiche, dal momento che basta anche intervenire con delle ottime e importanti concimazioni organiche, sfruttando del letame giunto a maturazione e stallatico, specialmente nel corso della fase finale della stagione invernale.
Il melograno, infine, si caratterizza per essere una pianta decisamente rustica e, al tempo stesso, anche piuttosto longeva: ecco spiegato il motivo per cui presenta anche un'ottima resistenza e viene difficilmente colpita sia dai parassiti di origine animale sia dai patogeni di proveniente fungina.
Il melograno rappresenta una pianta particolarmente pollonifera: ecco spiegato il motivo per cui, nel caso in cui venga lasciata sviluppare in maniera naturale, questa pianta assume un portamento cespuglioso; inoltre, sfruttando delle particolari potature, si ha la possibilità di ricavare delle forme ancora più interessanti.
Proprietà: I frutti di melograno si caratterizzano per avere delle importanti proprietà astringenti e diuretiche
L'epidermide del frutto si caratterizza per essere formata per una percentuale che supera il 30% da tannini, ad cui si può ottenere un colorante giallo che viene utilizzato con grande frequenza nell'artigianato degli arazzi all'interno di un gran numero di nazioni arabe;
la corteccia può vantare la presenza di una buona quantità di alcaloidi, ma anche i fiori ed i frutti presentano al loro interno delle notevoli quantità di tannini e di mucillagini.
La corteccia della pianta di melograno si caratterizza per rappresentare un ottimo tenifugo, ma tra le sue caratteristiche principali c'è anche quella di essere piuttosto velenosa ed ecco spiegato il motivo per cui deve essere toccata e maneggiata prestando una grande attenzione.
I fiori della pianta di melograno vengono utilizzati, nella maggior parte dei casi, per la realizzazione di infusi che permettono di svolgere un'attività altamente benefica nei confronti della dissenteria.
La scorza dei frutti raccolta in autunno, ricche di tannino, tagliate a pezzetti e fatte essiccare all'aria.
La polvere ottenuta, utilizzata come decotto, ha proprietà tenifughe, astringenti, e sedativo nelle dissenterie; per uso esterno il decotto ha proprietà astringenti, per clisteri o irrigazioni vaginali.
I preparati a base di corteccia di radici sono estremamente pericolosi, provocando fenomeni di idiosincrasia. Dalle radici stesse si ricava un colorante impiegato nella cosmesi.
I semi eduli ricchi di vitamina C, hanno proprietà blandamente diuretiche
il  succo di melagrana è un'eccellente sorgente di vitamina C e del gruppo B, di potassio e di notevoli quantità di Polifenoli antiossidanti.

Curiosità: Esistono oltre 300 ibridi, il centro israeliano dell'Università Ebraica di Gerusalemme è il maggior centro mondiale per la ricerca e l'ibridazione e si avvale di coltivatori provenienti da tutto il mondo per verificare l'efficacia delle piantagioni. Per l'Italia il maggior produttore è l'italo-israeliano Uzi Cairo.

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