“re dei fiori”
Famiglia: Paeoniaceae
Origine: Cina (Arbustiva) - Siberia (erbacea)
Le peonie sono piante perenni, erbacee o arbustive, appartenenti alla famiglia delle Paeoniaceae, molto affine a quella delle Ranunculaceae della quale infatti originariamente facevano parte
La caratteristica principale delle peonie erbacee, che in natura troviamo in America Settentrionale, Europa, Nord Africa e Asia, è quella di avere la parte aerea che muore durante l’inverno
Le peonie erbacee quindi sviluppano tutti gli anni numerosi fusti che portano le foglie e sulla sommità i bottoni florali. Il cespo di peonie erbacee, al pari di tutte le piante erbacee perenni, si accresce orizzontalmente, restando però nel corso degli anni sempre della stessa altezza
La caratteristica principale delle peonie erbacee, che in natura troviamo in America Settentrionale, Europa, Nord Africa e Asia, è quella di avere la parte aerea che muore durante l’inverno
Le peonie erbacee quindi sviluppano tutti gli anni numerosi fusti che portano le foglie e sulla sommità i bottoni florali. Il cespo di peonie erbacee, al pari di tutte le piante erbacee perenni, si accresce orizzontalmente, restando però nel corso degli anni sempre della stessa altezza
In oriente e particolarmente in Cina la peonia arbustiva o Moutan é considerata il “re dei fiori” ed é oggetto di un vero e proprio culto; conosciuta come pianta officinale già 1000 anni prima di Cristo, fu, intorno al 600 D.C., posta sotto la protezione dell’imperatore che pagava generosamente le varietà più belle, favorendo così il lavoro d’incrocio e selezione di generazioni di ibridatori. Le varietà cinesi sono in genere caratterizzate da un fiore molto doppio e grande, con gli stami sovente completamente trasformati in petali; a volte i fiori sono talmente pesanti da essere ricadenti. Trasportate in Giappone, forse da monaci buddisti, le peonie arbustive vennero ulteriormente selezionate; i canoni di bellezza locali portarono alla creazione di piante dai fiori più leggeri, ben esposti sopra la vegetazione, semplici o semidoppi nei quali gli stami gialli ben risaltano su petali dai colori luminosi.
In Europa le peonie sono presenti in natura con numerose specie, tutte erbacee, conosciute nell’antichità soprattutto per le loro virtù medicinali.
Le poche varietà europee conosciute prima del 1800 discendono dalla Paeonia officinalis, molte di esse furono ottenute in Francia ed è proprio in questo paese che, in seguito ai viaggi di esploratori e “cacciatori di piante”, si sviluppò nel corso dell’800 la coltivazione e la selezione delle peonie orientali erbacee e di quelle arbustive, sconosciute fino ad allora nel nostro continente. Durante la seconda metà dell’800, grazie al lavoro di ibridatori come Calot, Lemoine, Crousse e Dessert, furono create e diffuse decine di varietà, molte delle quali ancora coltivate e apprezzate.
Nei primi anni del ‘900, furono anche incrociate peonie di specie diverse, ottenendo i primi ibridi erbacei e arbustivi; in Francia, grazie soprattutto a Louis Henry, Maxim Cornù e Pierre Lemoine, furono create le prime peonie arbustive gialle a fiore enorme e doppio, ibridi della Paeonia suffruticosa, coltivata per secoli in Cina e Giappone e della Paeonia lutea, specie a fiore giallo descritta per la prima volta e portata in Europa dalla Cina dall’abate Delavay alla fine dell‘800 insieme a quella che verrà chiamata Paeonia delavayi.
I primi “Ibridi di Lutea”, ottenuti dai francesi, avevano però lo stelo florale debole ed il fiore talmente pesante e tendente a piegarsi verso il suolo, che per apprezzarne appieno l’effetto decorativo lo si doveva sostenere. Per ovviare a questo difetto, negli anni ’50 negli Stati Uniti, il prof. Saunders, già conosciuto come ibridatore di peonie erbacee, selezionò, con una serie di incroci miranti ad aumentare la robustezza dello stelo ed il vigore vegetativo dellaAltri appassionati americani proseguirono il lavoro di Saunders, tra questi è doveroso ricordare William Gratwick, ma soprattutto Nassos Daphnis, che con i suoi incroci di ritorno, apre nuove vie per l’ibridazione. Daphnis è il creatore di alcuni fra i più inusuali e splendidi Ibridi di Lutea oggi in commercio. Il passo più recente nella storia della ibridazione della peonia venne effettuato negli anni ‘70 dal giapponese Toichi Itoh che riuscì ad incrociare una specie erbacea, la Paeonia lactiflora, con un Ibrido di Lutea e quindi arbustivo. La pianta ottenuta presenta caratteri intermedi fra i due genitori: disseccamento in autunno della parte aerea come le peonie erbacee ma, fusti ramificati ed aspetto delle foglie e dei fiori simili alle arbustive. Questi nuovi incroci che sono chiamati “Ibridi Intersezionali” o “Ibridi di Itoh” sono ancora piuttosto rari, ma la loro bellezza e rusticità ne fanno prevedere un grande successo
I primi “Ibridi di Lutea”, ottenuti dai francesi, avevano però lo stelo florale debole ed il fiore talmente pesante e tendente a piegarsi verso il suolo, che per apprezzarne appieno l’effetto decorativo lo si doveva sostenere. Per ovviare a questo difetto, negli anni ’50 negli Stati Uniti, il prof. Saunders, già conosciuto come ibridatore di peonie erbacee, selezionò, con una serie di incroci miranti ad aumentare la robustezza dello stelo ed il vigore vegetativo dellaAltri appassionati americani proseguirono il lavoro di Saunders, tra questi è doveroso ricordare William Gratwick, ma soprattutto Nassos Daphnis, che con i suoi incroci di ritorno, apre nuove vie per l’ibridazione. Daphnis è il creatore di alcuni fra i più inusuali e splendidi Ibridi di Lutea oggi in commercio. Il passo più recente nella storia della ibridazione della peonia venne effettuato negli anni ‘70 dal giapponese Toichi Itoh che riuscì ad incrociare una specie erbacea, la Paeonia lactiflora, con un Ibrido di Lutea e quindi arbustivo. La pianta ottenuta presenta caratteri intermedi fra i due genitori: disseccamento in autunno della parte aerea come le peonie erbacee ma, fusti ramificati ed aspetto delle foglie e dei fiori simili alle arbustive. Questi nuovi incroci che sono chiamati “Ibridi Intersezionali” o “Ibridi di Itoh” sono ancora piuttosto rari, ma la loro bellezza e rusticità ne fanno prevedere un grande successo
La forma dei fiori delle peonie
la forma dei fiori può essere ricondotta sia nelle erbacee che nelle arbustive a cinque tipi fondamentali che derivano tutti dal tipo di fiore che si trova in natura, quello semplice; passando con il mouse sui nomi dei tipi, visualizzerete l'immagine del fiore.
si possono avere due o più giri di petali ma sono sempre evidenti sia gli stami che i carpelli.
in questo tipo si possono avere due o più giri di petali ma sono sempre evidenti sia gli stami che i carpelli.
in questi fiori gli stami sono parzialmente trasformati in petali, la struttura del fiore rimane quella del fiore semplice con petali ben evidenti. In genere per fiori giapponesi si intendono quelli che hanno stami appiattiti ma ancora poco trasformati detti staminoidi; quando gli stami sono completamente trasformati si parla di petaloidi e i fiori sono detti ad anemone.
la trasformazione degli stami e dei carpelli in petali è quasi completa, si riconosce tuttavia ancora il disco di petali veri del fiore semplice.
In questi casi il fiore ha una forma quasi sferica e sembra un “pom-pom”.
caratteristica dei fiori doppi è quella di avere tutti o quasi gli stami ed i carpelli trasformati in petali.
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